Il non finito che caratterizza diverse opere mie fa discutere da secoli. Che sia stato una scelta artistica ben precisa oppure che sia stato un vero e proprio abbandono dei lavori in corso per sopraggiunti impegni, ancora oggi rimane qualcosa di sospeso e che continua a far dibattere.
A seguire vi propongo un’interessante considerazione in merito del celebre storico dell’arte britannico John Pope-Hennessy, scomparso ahimè nel 1994.
Le cause specifiche per l’interruzione del lavoro sono numerose quasi quanto le sculture stesse. A volte lo scultore (io) era scontento del marmo, a volte aveva danneggiato il blocco in un momento di esasperazione ì, a volte era in contrasto con chi gli aveva allogato l’opera, a volte era insofferente del soggetto che doveva rappresentare.
Proprio perché la varietà delle cause apparenti è tanta, dobbiamo vedervi una proiezione della sua indole creativa, l’espressione de suo temperamento di scultore. Michelangelo lavorava fino al…
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