Ho letto il catalogo della mostra su Antonio Balestra dell’anno scorso, Antonio Balestra nel segno della grazia, a cura di Andrea Tomezzoli.
A un certo punto parla di due soffitti provenienti da Ca’ Zanobi, una Flora e una Allegoria non ancora decifrata.
Note da tempo, sono passate sul mercato nel 2010 e adesso sono in collezione privata.
La prima è quella in apertura, l’altra eccola qua:
Tolmezzoli (pp. 5-6) si stupisce molto del fatto che un passo di Lione Pascoli le citi in stretta connessione con l’allegoria delle Ricchezze della Terra per il Palazzo Mercantile di Bolzano, datato 1698.
Una cronologia molto alta quindi, quasi agli esordi dell’opera di Balestra a noi nota.
Poche pagine dopo (p. 26), Rodolfo Maffeis (che dalla sua nuova posizione ha evidentemente accesso a nuove occasioni di lavoro, beato lui) prende rapidamente in considerazione il telero di Bolzano (“la natura dalle cui poppe Pallade…
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