
La chiesa Santa Maria Maggiore in Tuscania e il Giudizio finale
Situata ai piedi del colle di S. Pietro e costruita nel secolo XII, Santa Maria Maggiore in Tuscania (siamo nella Tuscia, l’antica Etruria meridionale, in provincia di Viterbo) è una delle architetture romaniche più belle d’Italia, per la ricchezza di affreschi e bassorilievi. Entrando in chiesa lo sguardo viene catturato subito dalla zona absidale e dal grandioso Giudizio Universale (XIV secolo), opera di Gregorio e Donato d’Arezzo. L’iconografia è quella classica, che separa da una parte gli eletti, dall’altra i dannati, ponendo al centro, su tutti, l’immagine di Cristo Giudice; ma c’è una figura, che più di tutti attrae la curiosità del visitatore, e si nota sulla destra guardando la scena: un grande diavolo, che divora i dannati per poi defecarli nelle fauci spalancate di un drago e per questo chiamata senza giri di parole dall’arguzia popolare “Cacanime”.

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