seconda parte
LAVINIA FONTANA
(Bologna 1552 – Roma 1614)
Figlia del pittore Prospero Fontana, manierista bolognese collaboratore di Perin del Vaga e di Antonia de’ Bonardis, figlia a sua volta di uno dei tipografi più importanti di Bologna. Venne dal padre istruita nella pittura nella sua bottega, dove conobbe grandi artisti come i Carracci e Giambologna, eruditi e committenti. La sua formazione è di matrice raffaellesca sebbene in seguito soprattutto dopo il suo trasferimento a Roma Lavinia si accostò alla pittura michelangiolesca di Taddeo Zuccari. Ascendenze fiamminghe nei paesaggi e uno spiccato interesse aldovrandiano verso la natura si mescolano con un colore morbido e sensuale molto prossimo al Correggio. Studiò molto le opere dei pittori che trovava nelle chiese de nelle case della sua città: Pellegrino Tebaldi, Niccolò dell’Abate e Parmigianino.
Le sue prime opere sono ritratti di personaggi di tre quarti davanti a ampie scene prospettiche, seguendo l’impostazione paterna.
I…
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